top of page
Immagine del redattorePaola Corsaro

Luigi Papini, l'ultimo carrozzaio: la passione come mestiere.

di Paola Corsaro

18/11/14 Il portale del cavallo





Luigi Papini rappresenta una icona nell'ambito dell'Artigianato di calesse. Nella collezione troviamo un Brum Clarence, qui accanto ad una Giardiniera dai colori vivaci e ad una Pistoiese dei primi del 900, attentamente restaurata da nostro carrozzaio. Alcuni dei leggeri calessi raccolti da Luigi Papini. Ai muri pregiate illustrazioni di carrozze d'epoca. In basso alle pareti ammiriamo tanti attrezzi del mestiere accuratamente conservati ed ordinati; Luigi Papini ha preservato anche gli antichi banconi da lavoro di famiglia che ancora usa. Le giardiniere, come questa di un azzurro intenso, erano carrozza dai colori brillanti usate dai negozianti per andare al mercato. Spesso il colore era legato al tipo di prodotto in vendita. Vi si trasportavano con cura merci ricercate (fiori, primizie). I sedili erano removibili per poter caricare ogni tipo e quantità di merce. Il visitatore di S.Sepolcro in Toscana, che ripercorre le strade che furono teatro delle opere di Piero della Francesca, genio del Rinascimento, non può non sostare davanti alla casa di Luigi Papini. Luigi, difatti, possiede un’ abitazione in questo splendido borgo medievale che, al piano terra, ospita una collezione privata di carrozze restaurate o ricostruite con le sue mani. La casa proviene da un' antica scuderia con annesso fienile ed è stata interamente riadattata da Luigi Papini che, di fatto, è l' ultimo "carrozzaio": discende da una famiglia di "carrozzai" e falegnami che, da oltre un secolo e mezzo, si dedicano a tale arte. Il bisnonno, Luigi anche lui, era un falegname- carradore impiegato presso la nobile famiglia Collacchioni, che aveva molti possedimenti in Toscana. Il piccolo Luigi, fin dall' età di quattro anni, si incanta al guardare le attività del nonno e comincia molto presto a cimentarsi in quella che segnerà la sua vita: la passione per il mestiere di falegname e carradore. Maestro d' ascia, dunque, con la cura per la tradizione e per i cavalli: un matrimonio dal quale non poteva che nascere l' ultimo carrozzaio, attento al restauro dei particolari nel rispetto della tradizione. All' interno della vecchia scuderia, incontriamo una collezione di carrozze per gli amanti della storia. Nel museo si può ammirare un Brum Coupè, usato anche per il trasporto a pagamento (come taxi), al quale Luigi Papini ha ricostruito gli interni e la tappezzeria; un' elegante Milord appartenuta alla famiglia Orseniga Ferrari di Milano; un Landau, un Break, un Phaeton usati per andare "a vedere le corse", una Pistoiese, vero gioiello usato usata per lavoro dai professionisti come medici, veterinari, fattori. Molti sono i calessi, vetture aperte e leggere, ed i Gig; particolare curiosità suscita il Carro dei Trionfi, ispirato al dipinto di Piero della Francesca, che rappresenta il Duca di Urbino troneggiante su un carro trainato da cavalli grigi (custodito nella Galleria degli Uffizi di Firenze). Il carro è stato costruito da Luigi Papini appositamente per la manifestazione della Giostra dei Balestrieri di S. Sepolcro secondo il dipinto: in frassino e olmo, rappresenta un' allegoria del Signore Urbinate, che aveva aiutato Piero della Francesca nella sua attività artistica. Luigi Papini rappresenta una icona nell' ambito dell' Artigianato di classe. Artigiano non solo del legno, lavora anche il ferro, il cuoio e dipinge con tinte che riportano le sfumature dell ’ epoca. Ha conservato tutti gli attrezzi ed i banconi da officina della famiglia, che ancora usa per i suoi lavori. Si reca spesso a Firenze per acquistare stoffe in fibre naturali per le tappezzerie d’interno rispettando, ovviamente, tinte e fogge. Un uomo di gran talento, gentile e disponibile, sapiente conoscitore dell' animo umano, con il quale discorrere significa imparare.


Paola Corsaro Photo credits: Archivio di Giovanni Papini Fonte: Notiziario del Gruppo Italiano Attacchi N° 5 - 2014 / Settembre - Ottobre




Luigi Papini, the last coachbuilder: passion as a profession.

by Paola Corsaro

il portale del cavallo


Luigi Papini represents an icon in the field of horse-drawn carriage. In the collection we find a Brum Clarence, here next to a brightly colored Giardiniera and a Pistoiese from the early 1900s, carefully restored by our coachmaker. Some of the light gigs collected by Luigi Papini. On the walls precious illustrations of vintage carriages. At the bottom of the walls we admire many tools of the trade carefully preserved and ordered; Luigi Papini has also preserved the old family workbenches that he still uses. The gardener, like this one of an intense blue, were brightly colored carriage used by shopkeepers to go to the market. Often the color was linked to the type of product on sale. Sought-after goods were transported with care (flowers, first fruits). The seats were removable for loading all types and quantities of goods. The visitor of S. Sepolcro in Tuscany, who retraces the streets that were the scene of the works of Piero della Francesca, genius of the Renaissance, cannot fail to stop in front of the house of Luigi Papini. Luigi, in fact, owns a house in this splendid medieval village which, on the ground floor, houses a private collection of carriages restored or rebuilt with his own hands. The house comes from an old stable with an adjoining barn and has been entirely adapted by Luigi Papini who, in fact, is the last "coachman": he comes from a family of "coachbuilders" and carpenters who, for over a century and a half , they dedicate themselves to this art. His great-grandfather, Luigi too, was a carpenter-carter employed by the noble Collacchioni family, which had many possessions in Tuscany. Little Luigi, since the age of four, is enchanted by watching his grandfather's activities and very soon begins to try his hand at what will mark his life: the passion for the profession of carpenter and carter. Master of the ax, therefore, with the care for tradition and for horses: a marriage from which the last coachmaker could only be born, attentive to the restoration of details while respecting tradition. Inside the old stable, we meet a collection of carriages for history lovers. In the museum you can admire a Brum Coupè, also used for paid transport (such as taxi), for which Luigi Papini has reconstructed the interior and the upholstery; an elegant Milord belonging to the Orseniga Ferrari family of Milan; a Landau, a Break, a Phaeton used to go "to see the races", a Pistoiese, a real gem used for work by professionals such as doctors, veterinarians, farmers. Many are the buggies, open and light cars, and the Gig; particular curiosity arouses the Chariot of Triumphs, inspired by the painting by Piero della Francesca, which represents the Duke of Urbino towering on a chariot pulled by gray horses (kept in the Uffizi Gallery in Florence). The chariot was built by Luigi Papini specifically for the manifestation of the Giostra dei Balestrieri di S. Sepolcro according to the painting: in ash and elm, it represents an allegory of Lord Urbinate, who had helped Piero della Francesca in his artistic activity. Luigi Papini represents an icon in the field of class craftsmanship. Not only a craftsman of wood, he also works with iron, leather and paints with colors that reflect the shades of the era. He has kept all of the family's tools and workshop benches, which he still uses for his work. He often goes to Florence to buy natural fiber fabrics for the interior upholstery, obviously respecting colors and styles. A man of great talent, kind and helpful, wise connoisseur of the human soul, with whom talking means learning.

71 visualizzazioni

Commentaires


foto%20ros_edited.jpg
bottom of page